Sanità Privata: Cgil-Cisl-Uil Fp e Lega Filo d’Oro, importante accordo su contratto

Sanità Privata: Cgil-Cisl-Uil Fp e Lega Filo d’Oro, importante accordo su contratto

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Si è tenuto ieri, presso la Sede di Aris Nazionale a Roma, l’incontro tra le delegazioni sindacali di FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL e Lega del Filo d’oro.

L’incontro (il terzo in pochi mesi) era finalizzato a proseguire la riflessione sull’opportunità di tornare ad applicare il CCNL Aris e Aiop Sanitá privata disdettato dalla Lega alla fine del 2019 in favore del CCNL ARIS RSA E CDR.

Un  giorno importante perché si è concluso con un accordo tra le parti  nel quale viene riconosciuto il lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori che, ogni giorno, si occupano di assistenza, educazione, riabilitazione, recupero e valorizzazione delle potenzialità delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

L’intesa raggiunta comporterà numerosi vantaggi sul piano sia economico che normativo per tutti i dipendenti. 

Oltre al ritorno alle 36 ore di lavoro per tutto il personale, è stato concordato, per le lavoratrici e i lavoratori assunti a partire dal 1° gennaio 2020, anche un graduale avvicinamento ai nuovi valori salariali che avverrà, in due step, nel corso del 2023, in attesa dell’applicazione definitiva, a partire dal 1° gennaio 2024, dei nuovi tabellari a regime.

Per i lavoratori e le lavoratrici assunti, invece, prima del 1° gennaio 2020 viene prevista una quota una-tantum nel mese di settembre.

Un accordo davvero innovativo che dimostra l’importanza di avere relazioni sindacali partecipate e obiettivi condivisi, mettendo al centro il lavoro delle donne e degli uomini che operano ogni giorno per la salute e il benessere delle persone più fragili.

Per Silvia Papini, che ha partecipato alla trattativa nazionale in quanto funzionaria della FP CGIL MONZA E BRIANZA referente per la struttura di Lesmo, si tratta di un importantissimo “atto di valorizzazione del lavoro e di riconoscimento del fatto che  la qualità dei servizi alla persona va curata, anche e soprattutto, attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro di chi opera al loro interno”

“ Il Centro di Lesmo, Nato nel 2004,  è un punto di riferimento per i sordociechi e le loro famiglie di tutto il nord Italia. Nella sede lombarda dell’associazione opera un’equipe multidisciplinare di specialisti e operatori qualificati che attua per ciascun ospite un progetto educativo-riabilitativo personalizzato funzionale ad acquisire maggiore autonomia personale e una migliore qualità di vita.

Il riconoscimento reso ieri alla qualità e all’importanza del lavoro di queste donne e di questi uomini, impegnati giornalmente in un lavoro difficile e faticoso, rappresenta un enorme passo avanti per chi, come noi, opera giornalmente per rivendicare la dignità del lavoro e la sua centralità e rappresenta la prova del fatto che contratti meno tutelanti, sebbene portino ad un immediato risparmio, rischiano si avere  conseguenza critiche a lungo termine i cui costi ricadono, oltre che sul personale, anche sulle aziende e sugli utenti” 

“La nostra categoria ” prosegue Papini  “ confida che anche altre realtà del nostro territorio, che stanno pensando di intraprendere  un iter di cambiamento di CCNL,  riflettano, come ha fatto la dirigenza della Lega del Filo d’Oro, sull’importanza di realizzare scelte che portino serenità nell’ambiente di lavoro, che garantiscano omogeneità di trattamento per persone che lavorano fianco a fianco e che siano espressione di rispetto per il lavoro svolto dai propri dipendenti. Un obiettivo alto che, peró, come ci ha dimostrato Lega del Filo d’Oro ieri, rappresenta una possibilità assolutamente realizzabile”

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