Stesso contratto da anni, costo della vita alle stelle

Stesso contratto da anni, costo della vita alle stelle

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Una volta due stipendi erano sufficienti per garantire a una famiglia media un discreto tenore di vita. Ma ora non è più così. Perchè il potere d'acquisto delle retribuzioni è stato inesorabilmente rosicchiato da un'inflazione tornata, purtroppo, a essere galoppante, in base a una qualifica che ci illudevamo fosse sparita per sempre. E invece no.

"La situazione attuale - riconosce Miguel Manrique, 47 anni, originario del Perù, da 27 anni residente in Italia - è molto critica. Tutto tende ad aumentare: costa di più la benzina, la spesa per gli alimentari, ma solo lo stipendio rimane sempre lo stesso. Ne parlo anche con i colleghi: il carovita sta incidendo molto negativamente sulla vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Una famiglia di quattro persone fa fatica ad andare avanti, anche se può contare sugli stipendi di marito e moglie".

Miguel è operatore socio sanitario. Presta servizio in una residenza sanitaria assistenziale a Seregno per 15 giorni al mese. Negli altri 15 giorni lavora per la Cgil, è in distacco sindacale per la Funzione Pubblica Cgil Monza Brianza. Un operatore socio sanitario guadagna mediamente 1200 - 1300 euro al mese. E due stipendi comunque bassi non bastano per assicurare un dignitoso livello di vita. La famiglia di Miguel è composta anche da due figi, di 9 e 14 anni.

"Le uscite - commenta - sono sempre tante: c'è il mutuo o l'affitto e po le bollette di luce, gas, le spese per la macchina e per il bollo. a tutto questo devi magari aggiungere le spese per i medicinali e per le visite. Insomma è sempre più difficile".

I Lavoratori come Miguel sono inquadrati nel contratto Aris, contratto collettivo per il personale dipendente da rsa e centri di riabilitazione, scaduto nel 2012.

"Anche per questo motivo - aggiunge - il giugno dello scorso anno abbiamo organizzato un presidio di protesta a Milano. Noi, come Cgi, non abbiamo sottoscritto il contratto Anaste, perchè, secondo noi, prevede condizioni peggiorative. Sono diversi, putroppo, i contratti che attendono di essere rinnovati da anni. Un aumento degli stipendi, soprattutto in questa fase, sarebbe particolarmente importante".

Il rinnovo dei contratti scaduti, infatti, potrebbe dare sollievo a redditi familiari sempre più "magri" e incerti, rendere meno tormentato l'approdo a fine mese, facilitare il riempimento del carrello della spesa e aiutare a contrastare il carovita. Anche perchè c'è chi, messo alle strette da pagamenti e scadenze varie, inizia a contrarre prestiti. Una via d'uscita che, spesso, si rivela peggiore del problema.

"In pratica - conclude Miguel - c'è chi si indebita per far fronte ai pagamenti. Al momento, pensano che sia la cosa migliore da fare in quel momento. Ma non è la salvezza. Poi riescono a saldare un debito, ma subito dopo devono chiedere un altro prestito".

Autore: Sergio Gianni

Fonte: Il Cittadino di Monza Brianza

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